Francesco
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Luxembourg
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Posted - 11/12/2011 : 18:29:47
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Ehehe... questo è il medesimo problema che ha avuto Hintz nel 1913, quando identificò il materiale del Museo del Lussemburgo (e forse anche di Bruxelles). Infatti identificò delle chaerilia come compta (una varietà di fulvosignata con analogo disegno) e di conseguenza descrisse due nuove specie (Pinacosternodes maculatus e P. uniformis) senza accorgersi che in realtà erano anch'esse varietà di fulvosignata.
I caratteri forniti da Breuning (1935) sono piuttosto ambigui, ma Téocchi (2000) ha fornito caratteri evidenti: - forma della fronte (trasversa in chaerilia, quadrata in fulvosignata) - scultura delle antenne (granulosa in chaerilia, liscia in fulvosignata). Ho potuto verificare l'esattezza di entrambi i caratteri, ai quali si può aggiungere: - occhi la metà più lunghi delle tempie (chaerilia) oppure il doppio delle tempie (fulvosignata) - pronoto ed elitre coperte da punteggiatura sparsa e finissima (chaerilia), oppure densa e alveolata (fulvosignata). Quindi? |
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